Nuova Zelanda: Good and services tax sugli acquisti online
Gli acquisti transfrontalieri di servizi e di altri beni immateriali quali la musica effettuati dai residenti della Nuova Zelanda tramite fornitori esteri saranno soggetti all’imposta sui beni e servizi (GST) a partire dal 1 ottobre 2016.
Tale previsione e’ contenuta nel disegno di legge sulla tassazione, che è stato approvato in Parlamento il 10 maggio 2016.
Il Ministro delle Finanze Michael Woodhouse ha detto che: “L’introduzione di un’imposta sui beni e servizi sulle vendite transfrontaliere on-line, il cui volume e’ in netta crescita, ha costituito un problema di crescente preoccupazione; l’approvazione di questa legge segna un primo passo molto importante. Attualmente i fornitori neozelandesi si trovano in netto svantaggio perché devono applicare la Good and Services Tax (GST) ai loro servizi, mentre i fornitori esteri non lo fanno. Questa situazione crea una concorrenza sleale, che verra’ eliminata grazie all’introduzione della nuova legge”.
Altre misure introdotte nel disegno di legge comprendono l’introduzione di una ritenuta alla fonte sui terreni residenziali. “Se un immobile è stato comprato e venduto con l’intenzione di ottenere un guadagno, tale guadagno e’ sempre stato imponibile. Ma può risultare difficile per l’Agenzia delle Entrate ottenere il pagamento dell’imposta da quelle vendite effettuate da proprietari stranieri”, ha detto Woodhouse.
“Ecco perché la ritenuta alla fonte in questione si rivolge specificamente ai venditori stranieri. Tale imposta verra’ applicata al venditore estero al momento della vendita, a partire dal 1 luglio 2016. Tale modifica aiuterà a garantire le imposte dovute vengano effettivamente versate”.
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