Il Commissario Europeo difende le pratiche in materia fiscale
Il Commissario per la concorrenza, Margrethe Vestager, ha affermato che le indagini poste in essere dalla Commissione europea sulle pratiche in materia fiscale adottate dagli Stati dell’Unione europea (UE) “non sono un tentativo di armonizzare la politica fiscale dalla porta di servizio.“
Così ha commentato Vestager, in seguito all’annuncio della Commissione di un’indagine sulle esenzioni fiscali offerte dall’amministrazione fiscale Belga attraverso “decisioni fiscali sull’eccesivo lucro.”
Vestager ha sottolineato che “compiere passi verso una politica fiscale più armonizzata sarebbe un problema per il Parlamento europeo, difficile da considerare e da proporre per il Consiglio dell’Unione Europea.” Ha chiarito che il suo ruolo di Commissario per la Concorrenza comporta l’adozione di “misure correttive”, mentre il Commissario Tax Pierre Moscovici “è incaricato di proporre misure legislative e preventive, quando si tratta di prendere provvedimenti contro l’evasione fiscale.”
Vestager, ancora una volta, ha sottolineato che “decisioni fiscali in quanto tali non sono problematiche; esse possono essere un modo legittimo per creare certezza giuridica, ma se vengono utilizzate per stabilire paradisi fiscali o dare benefici alle imprese in modo selettivo, non sono ammissibile ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato.”
Secondo Vestager, la Commissione non prende di mira aziende specifiche, ma “esamina le pratiche fiscali nei paesi dell’Unione europea.” Il suo scopo è quello di “affrontare le distorsioni della concorrenza attraverso agevolazioni fiscali selettive.”
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