Regno Unito e imposta di successione
Il gruppo di lavoro britannico Resolution Foundation ha avviato una discussione a livello nazionale dopo aver proposto l’abolizione dell’imposta sulle successioni e la sua sostituzione con una receipts tax a vita.
Il suo report, intitolato “Passing On”, sostiene che tale riforma introdurrebbe un’imposta più equa e più difficile da evitare, sottolineando il crescente valore e l’importanza delle successioni, il cui valore è raddoppiato negli ultimi 20 anni – superando i 100 miliardi di sterline nel 2015/2016 – e si prevede raddoppierà ancora nei prossimi due decenni, in quanto i patrimoni si trasmettono di generazione in generazione nelle famiglie. Le modifiche proposte semplificheranno il sistema di tassazione delle donazioni (in vita e alla morte), aumentando nel frattempo il gettito fiscale complessivo, afferma la Resolution Foundation.
Secondo un sondaggio di YouGov condotto nel 2015, il 59% dei partecipanti al sondaggio considerava l’imposta sulle successioni ingiusta e non ci sono fattori che indichino che un cambio di opinione sull’argomento.
Adam Corlett, analista economico presso la Resolution Foundation, valutando il sistema attuale ha affermato che “si tratta di un’imposta doppiamente negativa: e’ altamente impopolare e comunque non contribuisce a incrementare le entrate in modo significativo”.
Altri oppositori della tassa di successione evidenziano il fatto che la soglia al di sotto della quale non deve essere versata imposta di successione (pari a £ 325.000 a persona) è rimasta costante dal 2009/2010, nonostante un notevole aumento dei prezzi delle case e dell’inflazione.
Essi hanno sottolineato che il mancato innalzamento della soglia di esenzione ha di fatto portato a un aumento dell’imposta di successione da £ 2,4 miliardi a 4,8 miliardi di sterline nello stesso periodo.
Le recenti modifiche legislative e l’introduzione della cosiddetta residence nil rate band contribuiranno a ridurre l’onere dell’imposta di successione per la famiglia media, compresi coloro che possiedono immobili nel sud-est del paese, aumentando l’importo complessivo a cui non verrà applicata imposta di successione per una coppia sposata con figli fino a 1 milione di sterline entro l’anno fiscale 2020/21 (subordinatamente a determinati criteri di qualificazione).
È tuttavia difficile valutare appieno l’impatto di questa indennità supplementare.
La Resolution Foundation ritiene che la principale ingiustizia dell’imposta di successione è consiste nella facilità con cui i più ricchi e ben informati riescono ad eluderla. Nel suo report, avverte infatti che l’imposta di successione è troppo facile da eludere attraverso l’utilizzo di trust, agevolazioni per gli immobili commerciali e agevolazioni relative all’agricoltura.
Nonostante tali esenzioni e indennità siano disponibili per tutti i soggetti in presenza di determinate condizioni, sono disponibili anche altre agevolazioni che possono essere di maggiore beneficio e a cui e` più facile accedere per coloro le cui proprietà sono soggette a imposta di successione in quanto il valore è di poco superiore alla soglia di esenzione.
La Resolution Foundation propone la sostituzione dell’imposta sulle successioni con una tassa sulle entrate a vita, dando a ciascun soggetto una soglia esente da imposta pari a £ 125.000. Ciò si andrebbe ad aggiungere a un’imposta di successione di base fissata al 20% per i primi 500.000£ di valore dell’immobile, e con un’aliquota del 30% applicabile a qualsiasi valore superiore a £ 500.000.
Il report di Passing On sostiene che tale modifica introdurrebbe un sistema di tassazione più equo, sebbene si riconosca che vi sia la probabilità di un aumento delle entrate per il Tesoro.
Si prevede infatti che, se il nuovo sistema dovesse essere adottato nel 2020/2021, questo porterebbe delle entrate pari a 11 miliardi di sterline rispetto ai 6 miliardi previsti attualmente per quell’anno fiscale.
La tassa proposta mira inoltre a eliminare i casi di elusione dell’imposta attraverso trasferimenti di beni effettuati almeno di sette anni prima della morte. Verrebbero inoltre introdotte delle restrizioni in materia di agevolazioni per beni immobili e agevolazioni agricole.
Inoltre, la tassa proposta cambierebbe un po’ la percezione che le persone hanno dell’imposta di successione come imposta sulla morte, imponendo una tassazione sui beneficiari di un’eredità per mezzo del monitoraggio delle entrate cumulative, escludendo le donazioni di valore pari o inferiore alle 3000 sterline e i trasferimenti ai coniugi e alle organizzazioni benefiche.
L’Office of Tax Simplification (OTS) ha invitato a raccogliere le informazioni dai contribuenti e dai professionisti sulle loro esperienze e percezioni relative alla tassa di successione. Questa sessione si chiuderà l’8 giugno e potrà essere utilizzata per riformare il sistema dell’imposta di successione con una relazione finale prevista per l’autunno di quest’anno.
Negli ultimi anni, i vari governi hanno introdotto una legislazione volta a ridurre ulteriormente l’elusione fiscale.
Mentre i trust sono visti da molti come uno strumento di elusione fiscale, è importante comunque notare i numerosi vantaggi garantiti non a livello fiscale da tali strutture. I trust sono infatti spesso utilizzati come mezzo per proteggere i soggetti più vulnerabili e prevenire l’esaurimento dei patrimoni in caso di rischi esterni (divorzio, fallimento, influenza di terzi).
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