Home / Newscast / Notizie dal mondo / Emirati Arabi Uniti: regime IVA delle società offshore

Emirati Arabi Uniti: regime IVA delle società offshore

Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) hanno applicato l’Imposta sul valore aggiunto il 1 ° gennaio 2018 ai sensi del decreto federale n. 8 del 2017 relativo all’imposta sul valore aggiunto (“Legge sull’IVA”). Ulteriori indicazioni in merito all’applicazione della Legge sull’IVA sono state fornite dai regolamenti esecutivi promulgati dal decreto federale numero 52 del 2017 (“Regolamento esecutivo”) e dalla risoluzione del governo n. 59 del 2017. Sfortunatamente, nessuno di questi documenti chiarisce il regime IVA delle società offshore stabilite nelle zone franche degli EAU.

Una societa’ offshore è simile a una societa’ costituita in zona franca in quanto entrambe sono costituite e autorizzate da un’autorità di una zona franca ed entrambe possono essere interamente possedute da proprietari stranieri. Tuttavia, mentre le società della zona franca sono principalmente costituite per svolgere attività commerciali e di esportazione, lo scopo delle società offshore è solitamente la diversificazione delle attività e la protezione degli investimenti. Le societa’ offshore hanno i vantaggi aggiuntivi dati dal fatto che non è richiesto un capitale minimo, non è richiesto uno spazio fisico per gli uffici, e la possibilità di possedere immobili onshore nelle aree designate e di aprire e gestire conti bancari negli Emirati Arabi Uniti. Le società offshore hanno una sede legale negli Emirati Arabi Uniti, che di solito è quella dell’agente registrato, ma non hanno il diritto di condurre attività commerciali in una zona franca oppure onshore.

Fattori che vengono tenuti in considerazione nel valutare se la legge sull’IVA si applica o meno alle società offshore

La legge sull’IVA impone a qualsiasi società che effettua operazioni imponibili negli Emirati Arabi oltre la soglia obbligatoria di 375.000 AED di registrarsi presso l’Amministrazione Fiscale Federale (“FTA”) e ottenere un Numero di Registrazione Fiscale (“TRN”). La domanda è se questa previsione normativa si applica alle società offshore stabilite in zone franche.

La Risoluzione del Governo n. 59 del 2017 ha nominato diverse zone franche come Zone Designate, inclusa la zona franca di Jebel Ali (dove possono essere incorporate società offshore) insieme ad altre 19 zone franche negli EAU (che non rientrano nel campo di applicazione dell’IVA). L’articolo 51, paragrafo 1, del regolamento esecutivo stabilisce espressamente che una Zona Designata deve essere considerata esterna allo Stato e esterna agli Stati che danno attuazione alla legge sull’IVA.

Tuttavia, l’articolo 51, paragrafo 9, stabilisce che tutte le società costituite all’interno di una Zona Designata devono essere considerate all’interno dello Stato.

Luogo di fornitura

Il trattamento IVA di una fornitura sarà determinato in base al luogo di fornitura. La regola generale prevede che il luogo di prestazione dei servizi è determinato dal luogo di residenza del fornitore.

Per quanto concerne le società offshore, vi sono tre scenari interessati dal regime IVA:

1) Esportazione di beni e servizi al di fuori degli Emirati Arabi

Attualmente vi è una scarsa distinzione dal punto di vista dell’IVA tra le società offshore registrate in “Zone Designate” e le società delle altre zone franche. L’articolo 31 del regolamento esecutivo stabilisce che l’esportazione di servizi deve essere ad aliquota zero quando i servizi sono forniti a un destinatario non residente e che si trova al di fuori dello stato nel momento in cui i servizi sono eseguiti. Pertanto, una prestazione di servizi da parte di una società offshore al di fuori dello Stato di esecuzione dell’IVA (attualmente gli Emirati Arabi Uniti sono l’unico Stato di esecuzione) sarà ad aliquota zero.

2) Una societa’ offshore puo’ detenere e possedere interessi e immobili onshore

Se questi interessi sono relativi a servizi imponibili, ci aspetteremmo che tale fornitura comporti degli oneri fiscali. Occorre distinguere tra beni immobili utilizzati per attività commerciali, che sono soggette ad IVA (se superiori alla soglia obbligatoria è necessaria la registrazione con l’FTA), e per scopi residenziali (cioè non utilizzati per una fornitura soggetta ad imposta). È improbabile che quest’ultimo caso comporti responsabilità per il pagamento dell’IVA.

3) Fornitura di servizi da società onshore a società offshore

Nel corso della fornitura di servizi o detenzione di beni, una società offshore può utilizzare i servizi di società onshore. Ad esempio, una società offshore può usufruire di avvocati o revisori dei conti aventi sede onshore. Questi fornitori avranno il diritto di addebitare l’IVA sulle fatture emesse da loro alla società offshore.

Inoltre, la fornitura di servizi collegata direttamente a beni immobili o a beni mobili personali situati onshore sarà anch’essa imponibile.

Esempi specifici

Di seguito alcuni scenari che si presentano spesso nel corso delle operazioni di una società offshore.

  1. Esenzione dall’articolo 31 del Regolamento Esecutivo: se la fornitura provvista da una società offshore è destinata ad essere ricevuta da una societa’ non residente (che non ha luogo di residenza all’interno dello Stato), in genere tale fornitura sarà ad aliquota zero. Tuttavia, se la societa’ non residente ha un dipendente o un amministratore nello Stato che riceve tale fornitura, l’aliquota IVA standard si applicherà a tali servizi.
  2. Altro esempio:

Dato che le societa` offshore non hanno uno spazio per gli uffici nelle zone franche, l’agente registrato offre il servizio di indirizzo registrato a tali società offshore. Se l’agente registrato è una società onshore, seguiranno due conseguenze:

  • I servizi offerti dall’agente registrato alla società offshore, compresa la commissione annuale di agenzia, saranno soggetti a IVA;
  • La legge considererà comunque il proponente come effettivo destinatario di beni / servizi nei casi in cui l’agente “esercita regolarmente il diritto di negoziazione e stipula accordi a favore del proponente” (articolo 33).Tuttavia, dal punto di vista pratico, ciò non fa alcuna differenza dal punto di vista dell’IVA, perché indipendentemente dal fatto che i servizi siano forniti all’agente (con sede onshore) o al proponente (basato in una Zona Designata) questi saranno comunque soggetti all’IVA.

In conclusione, il regime speciale delle società offshore rende complessa l’applicazione dei principi IVA. I regolamenti esecutivi forniscono alcune indicazioni al riguardo, ma non prendono specificamente in considerazione le società offshore, lasciando pertanto alcune disposizioni aperte all’interpretazione. L’analisi di cui sopra dimostra che vi sono situazioni in cui società offshore effettuano o possono effettuare forniture soggette ad imposta e pertanto dovrebbero prendere in considerazione la registrazione fiscale.

 

 
 

0 Comments

You can be the first one to leave a comment.

 
 

Leave a Comment