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Brexit: l’Unione Europea spiega l’impatto fiscale sul commercio transfrontaliero

La Direzione Generale dell’Unione fiscale e doganale dell’Unione Europea ha spiegato come l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea avrà un significativo impatto sulle norme doganali e sull’IVA applicabili alle imprese inglesi ed europee che commerciano con il Regno Unito.

Fatti salvi eventuali accordi transitori che potrebbero essere contenuti in un eventuale accordo di recesso, a partire dalla data del divorzio, attualmente prevista per il 29 marzo 2019, le norme dell’Unione Europea in materia di dogane ed imposte indirette non saranno più applicabili nei confronti del Regno Unito.

Con riferimento alle imposte indirette (imposta sul valore aggiunto e accise), le forniture di merci dal Regno Unito all’Unione Europea saranno qualificate come importazioni e, pertanto soggette all’ IVA e ai dazi doganali nello Stato UE di importazione.

Per le merci introdotte nel territorio doganale dell’UE dal Regno Unito o che devono essere sottratte da tale territorio per il trasporto nel Regno Unito, saranno sottoposte alla vigilanza doganale e potranno essere soggette a controlli doganali conformemente al regolamento (UE) n. 952 / 2013, 9 ottobre 2013, che stabilisce il codice doganale dell’Unione

 
 

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