Il Fondo Monetario Internazionale contesta la riforma fiscale del Lussemburgo
I tagli fiscali annunciati dal governo lussemburghese il mese scorso rischiano di ridurre in misura sostanziale il gettito fiscale e rischiano di cancellare i futuri avanzi di bilancio: questo l’avvertimento del Fondo Monetario Internazionale.
In una dichiarazione che segna la conclusione della procedura di consultazione del Fondo Monetario Internazionale con il Lussemburgo, il Fondo Monetario ha osservato che “un’attività economica energica” combinata con un aumento del gettito fiscale e la riduzione delle spese in conto capitale hanno significativamente migliorato la posizione fiscale lussemburghese.
Il Fondo monetario internazionale ha osservato che “in assenza di cambiamenti politici, inclusa la piena attuazione del Zukunftspak (“Pacchetto per il futuro”), la posizione di bilancio dovrebbe rimanere in attivo nel medio termine”.
Tuttavia, secondo le stime preliminari del FMI, i tagli delle imposte sul reddito personale e aziendale annunciate dal governo alla fine di febbraio porteranno ad una riduzione del gettito fiscale equivalente all’1% del prodotto interno lordo e cancellerano gli avanzi di bilancio previsti. Di conseguenza, il Fondo Monetario Internazionale ha dichiarato che sarebbe “consigliabile” limitare la portata dei tagli fiscali.
“La riforma fiscale in corso è un’occasione per consolidare la base imponibile in modo neutrale e adeguarsi al cambiamento dell’ambiente fiscale internazionale”, ha dichiarato il FMI.
Il Fondo Monetario Internazionale, tuttavia, ha riconosciuto il ruolo del Lussemburgo nel guidare le iniziative internazionali di trasparenza fiscale durante la sua presidenza dell’Unione europea nella seconda metà del 2015, e ha elogiato la decisione del Governo di eliminare gradualmente il regime del “patent-box” a partire da metà del 2016.
Secondo i piani di riforma fiscale svelati il 29 febbraio, il Governo intende tagliare l’imposta sulle società dal 21 per cento al 18 per cento entro il 2018 e introdurre un’aliquota d’imposta speciale del 15 per cento per le start-up innovative.
Inoltre, la pressione fiscale sui lavoratori ad alto reddito aumenterà, con una nuova aliquota del 42 per cento sui redditi superiori ai 200,000 Euro (pari a 219,000 dollari Usa).
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