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Tariffe piu’ basse: questa la chiave contro la povertà

imagesL’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) e la Banca Mondiale hanno comunicato in una relazione congiunta che la riduzione delle barriere tariffarie e non tariffarie al commercio è essenziale per eliminare la povertà estrema.

Il report, The Role of Trade in Ending Poverty, afferma che le misure tariffarie e non tariffarie continuano a generare notevoli costi commerciali per gli esportatori nei paesi in via di sviluppo, anche per le merci che sono importanti per i poveri.

Secondo il rapporto, le tariffe medie applicate dagli importatori sui prodotti provenienti da paesi in via di sviluppo sono diminuite nel corso del tempo, in linea con la diminuzione delle tariffe a livello mondiale, gli schemi tariffari preferenziali, e la decisione dell’OMC in merito all’accesso al mercato esente da dazi e da contingenti – frutto di un accordo da parte dei membri dell’OMC per migliorare l’accesso al mercato per i paesi meno sviluppati.

Tuttavia, nonostante questi cali generali, le tariffe e i contingenti tariffari per i prodotti agricoli restano, in media, superiori a quelli applicati ai prodotti non agricoli, e dazi relativamente elevati persistono su un certo numero di prodotti rilevanti per i produttori a basso reddito, soprattutto nel settore dell’agricoltura e dell’abbigliamento.

La relazione chiede ulteriori progressi nel Doha Round, un accordo globale sulla riduzione delle tasse e delle barriere non tariffarie al commercio internazionale. In particolare il report ha esortato i negoziatori a trovare una soluzione per quanto riguarda le riduzioni tariffarie per i prodotti agricoli.

“Il settore agricolo, che offre lavoro alla maggior parte delle persone in stato di poverta’, continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nel sollevare le persone da questa loro condizione”: questo il messaggio contenuto nel report. “Il suo ruolo si sarebbe potuto rafforzare se ci fosse stato un maggiore impegno ad eliminare gli ostacoli che persistono sulle esportazioni agricole.”

 
 

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